DOVE SIAMO - UN PO' DI STORIA

Il Centro di Cultura e di Consultazione “Anna Maria Grimaldi” si trova all’interno dell’ex Ospedale di Santa Maria e San Gallicano, più comunemente conosciuto come San Gallicano, costruzione settecentesca edificata a Roma nel Rione di Trastevere in occasione dell’Anno Giubilare 1725.

La struttura fu commissionata nel 1724 da Papa Benedetto XIII (1724-1730), salito al soglio pontificio nello stesso anno e costituisce l’ultimo dei cinque ospedali storici di Roma. Il progetto dell’ospedale fu affidato prima a Lorenzo Possenti (in seguito inquadrato nel ruolo di tecnico e direttore dei lavori) e successivamente all’architetto Filippo Raguzzini (1680-1771), che portò a termine incaricato di costruire una struttura ospedaliera nell’area già parzialmente edificata del rione XIII di Trastevere.

I lavori procedettero speditamente; la prima pietra fu posata il 14 marzo 1725, e la chiesa fu consacrata da Benedetto XIII, il 6 ottobre 1726, come risulta nella lapide murata all’interno della chiesa stessa e come testimoniato dal diario di don Emilio Lami, anche se in realtà l’apertura effettiva ai malati avvenne due giorni dopo, in data 8 ottobre.

Nello stesso giorno fu emanato il decreto di fondazione, con la bolla Bonus Ille, che esplicitava lo scopo e il funzionamento della struttura e nominava il Cardinal Pier Marcellino Corradini protettore e Don Lami priore. Vennero inoltre coniate medaglie commemorative e fu murata una lapide marmorea all’ingresso su Piazza Romana, che attualmente si trova collocata nell’atrio a testimonianza della fondazione.

La struttura architettonica ha uno sviluppo fortemente longitudinale, con al centro il volume della Chiesa che è il fulcro di due lunghe corsie, alte circa nove metri, alle cui estremità si trovano i volumi sporgenti dei servizi e delle abitazioni dei serventi. La funzione della chiesa, posta al centro delle corsie, era quella di divisione della lunga infermeria in due sottocorsie (per uomini e per donne).

Lo schema tipologico si inserisce, anche se con dimensioni generali particolarmente estese, nell’ambito della più generale tradizione ospedaliera romana che prevedeva corsie longitudinali e chiesa annessa. La vera novità tipologica è proprio il grande sviluppo longitudinale che implica la necessità di articolare e caratterizzare i prospetti esterni, ed in particolare il prospetto su vicolo delle Fratte nel quale, a partire dalla facciata convessa della chiesa, si concentrano tutti gli elementi decorativi, rispetto ai prospetti laterali.

Sono autorevoli (Argan) le fonti che indicano il San Gallicano come un caso esemplare nel campo dell’evoluzione dell’ingegneria sanitaria, tanto da essere considerato il migliore del genere nell’ Europa di quegli anni.

La struttura storica di Trastevere venne abbandonata dal tradizionale Istituto pubblico, che fu accorpato all’Istituto dermatologico Santa Margherita, mentre essa è utilizzata dal 2000 da una organizzazione privata, l’INMP (Istituto Nazionale salute, Migrazioni e Povertà).

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(estratto da wikipedia con alcune modifiche all’iper-testo e con nuove immagini).